In cosa consiste l’allargamento della prostata
La prostata è situata sotto la vescica ed è l’organo maschile che produce la maggior parte del fluido seminale. Gli uomini hanno uno sviluppo continuo della prostata, per tutta la vita, in alcuni casi però questa crescita diventa eccessiva, tanto da provocare sintomi urinari o, al contrario, da bloccare in modo significativo il flusso di urina.
Tra i problemi di prostata, la prostata allargata, o iperplasia prostatica benigna (IPB o BPH), è particolarmente diffusa e rappresenta una condizione definita dall’aumento del volume della ghiandola prostatica. E’ una tipica patologia della vecchiaia che colpisce l’80% degli uomini intorno ai 70 anni, anche se il 10% della popolazione maschile ne risente già a 40 anni e per questo non andrebbe sottovalutata.
Oltre a difficoltà nella minzione o, al contrario, un’attività urinaria troppo frequente, l’infiammazione della prostata può causare il blocco totale dell’urina o il parziale svuotamento della vescica. Questi disagi provocano l’insorgere di infezioni dell’apparato urinario e trasmettono un fastidioso senso di pesantezza nella zona del perineo e dei testicoli.
I medici non sono sicuri dei fattori che provocano l’ipertrofia prostatica. Alcuni sostengono che l’infezione può essere dovuta a variazioni ormonali causate dell’invecchiamento.
I sintomi dell’allargamento della prostata
Come abbiamo già visto, l’iperplasia prostatica influisce soprattutto sull’attività urinaria. Vediamo cosa causa questa complicazione sul nostro organismo:
- Ritenzione urinaria acuta: è una improvvisa e dolorosa incapacità di urinare.
- Infezioni delle vie urinarie (IVU): alcuni uomini con una prostata ingrossata necessitano di un intervento chirurgico per rimuovere una parte della ghiandola. In questo modo si prevengono frequenti infezioni del tratto urinario.
- Calcoli alla vescica: si tratta di depositi minerali che possono causare irritazioni, infezioni, sangue nelle urine e ostruzione del flusso urinario. I calcoli sono generalmente causati dalla incapacità di svuotare completamente la vescica.
- Danni ai reni: questi sono causati dall’alta pressione nella vescica provocata dalla ritenzione urinaria. La pressione può danneggiare direttamente i reni o consentire che infezioni della vescica raggiungano quest’ultimi.
Per diagnosticare l’iperplasia prostatica, un medico avrà bisogno di alcune informazioni dettagliate riguardo i sintomi che si manifestano nel paziente. Inoltre, può essere necessario un test delle urine in laboratorio o un esame neurologico per aiutare ad escludere altre condizioni che possono causare simili complicazioni.
Prevenzione e rimedi per l’allargamento della prostata
La comunità medica è concorde nell’individuare l’ereditarietà tra le maggiori cause della patologia, la cui insorgenza è legata a due ormoni: il DHT e gli estrogeni.
In particolare, il DHT gioca un ruolo critico nello sviluppo anomalo dei tessuti prostatici. Oltre al fattore genetico, vi sono alcune cause che sembrano favorire la predisposizione all’iperplasia. Tra queste si possono citare la sedentarietà, l’obesità e l’insorgenza di patologie come diabete o malattie cardiache.
Una vita sana e attiva, a 40 come a 80 anni, è sicuramente il metodo migliore per contrastare l’insorgenza della prostata allargata e per prevenire infezioni dell’apparato urinario. Stare a lungo seduti comporta lo schiacciamento della zona perineale e riduce l’afflusso di sangue nell’area. Questo problema, al contrario di quanto si potrebbe pensare, riguarda anche chi pratica equitazione o va in moto o in bici, specie per diverse ore durante la giornata.
Curare l’alimentazione, privilegiando alimenti ricchi di nutrienti fondamentali piuttosto che cibi ricchi di zucchero e grassi e bere almeno un litro d’acqua al giorno, sono i migliori rimedi per evitare l’allargamento della prostata. Essi, infatti, tengono alla larga il sovrappeso e lo sviluppo di malattie come il diabete o l’ipertensione, spesso associate a questo disturbo.
Solitamente, per curare questo disturbo vengono impiegate tecniche come la chirurgia laser o la terapia a microonde. Questi tipi di interventi, però, possono provocare seri effetti collaterali come irritazioni o cicatrici.
Un altro rimedio consiste nell’utilizzo di uno stent prostatico. Questo è un piccolo dispositivo che viene inserito nell’uretra per tenerla aperta, favorendo così il flusso di urina. Nella maggior parte dei casi, però, lo stent causa una minzione dolorosa e la comparsa di infezioni del tratto urinario.
La pratica del massaggio prostatico può essere una soluzione definitiva e, se applicato nel giusto modo, senza effetti collaterali.
Il massaggio prostatico
Il massaggio prostatico è un metodo molto efficace per prevenire l’allargamento della prostata. Questa pratica stimola la ghiandola prostatica e aiuta ad eliminare il ristagno di liquidi che potrebbero infiammarla.
Inoltre, favorisce la circolazione sanguigna dell’area perineale. Anche se è guardato con diffidenza dalla maggior parte degli uomini perché spesso associato a pratiche omosessuali, in realtà è un’abitudine che andrebbe considerata seriamente da chiunque avesse a cuore la salute delle proprie parti intime.
Un massaggio prostatico può avvenire in due modi: diretto o indiretto.
Il primo consiste nel tastare la prostata dall’interno, per mezzo di una penetrazione anale effettuata con un dito o con un massaggiatore prostatico fino a circa sette-otto centimetri. L’inserimento deve essere praticato delicatamente, con l’ausilio di un lubrificante, onde evitare lacerazioni che potrebbero portare a infezioni con spiacevoli conseguenze.
Il massaggio prostatico esterno viene eseguito applicando differenti pressioni sul perineo. Esso si trova nella zona compresa tra ano e scroto ed è una parte molto sensibile del corpo umano. Questa tecnica è consigliata a chi non si sente a proprio agio con la stimolazione interna. E’ altamente sconsigliato l’utilizzo di strumenti non progettati appositamente per la stimolazione dell’area, poichè potrebbero rivelarsi dannosi.
Se la pratica viene eseguita correttamente, si possono riscontrare effetti benefici sin dal primo massaggio prostatico e questi potrebbero aumentare con l’aumento della frequenza dell’operazione.
Il massaggio prostatico, visti i suoi effetti benefici preventivi, è una pratica che andrebbe effettuata da chiunque volesse evitare l’allargamento della prostata. É tra i trattamenti più efficaci, è naturale e non invasivo.
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