Cos’è la malattia di Peyronie
La malattia di Peyronie è il nome con cui è più nota la Induratio Penis Plastica (IPP), una patologia del pene che riprende il suo nome dal chirurgo francese François Gigot de Peyronie che la scoprì e ne studiò approfonditamente i sintomi a partire dal 1743. La sindrome da IPP si presenta come un'anomalia relativa all’anatomia del pene ed è dovuta alla formazione di tessuto fibroso-cicatriziale all'interno dei corpi cavernosi. Si forma cioè un ispessimento, un vero e proprio nodulo, che riduce la naturale elasticità di quella zona del pene chiamata tunica albuginea.
Questa sindrome porta dunque a una grave perdita di elasticità delle strutture cavernose del pene (i cosiddetti "corpi cavernosi"), ossia quelle parti del membro che permettono al sangue di circolare e che allargandosi consentono la circolazione del flusso sanguigno, determinante per le erezioni. Questa malattia è nota anche come pene curvo ed il suo il disturbo principale consiste appunto in una una curvatura anomala durante l’erezione, accompagnata da dolore che non si manifesta al tatto e non dovuto a movimenti. La curvatura può essere di varie conformazioni: può tendere verso destra o sinistra, sia leggermente che chiaramente; oppure verso l'alto o verso il basso. Il dolore, invece, è sempre piuttosto forte e intenso e infatti spesso molti uomini affetti da IPP non riescono ad avere una normale vita sessuale. Si stima, infatti, che tra il 4% e l’80% dei pazienti affetti da questa malattia non riesca a raggiungere un'erezione completa, fino ad arrivare all’impotenza nei casi più gravi. Tuttavia la malattia di Peyronie è molto comune e può essere curata poiché viene considerata benigna e di facile risoluzione.
Sintomi
La malattia di Peyronie può comparire in modo improvviso oppure in modo graduale, con segni e sintomi diversi da soggetto a soggetto. Innanzitutto a livello visivo chi ne è affetto nota sul corpo del pene una specie di protuberanza, dura e ben consistente al tatto, che non è altro se non il nodulo fibroso-cicatriziale che provoca la malattia. Quasi sempre, la malattia di Peyronie è caratterizzata da una sensazione di dolore improvviso e sordo, durante un’erezione o in condizioni normali. L’intensità di questo dolore dipende dallo stadio della malattia e dalla forza del trauma che l’ha causata.
La curvatura del pene in genere non migliora, al contrario tende a peggiorare nella fase iniziale della malattia. Il nodulo con il passare del tempo si stabilizza, restando delle stesse dimensioni e della stessa consistenza senza aggravarsi ulteriormente ma provocando comunque dolore e incapacità di avere erezioni. Se si notano disturbi tipici e riconducibili alla malattia di Peyronie bisogna rivolgersi al medico quanto prima. Un miglioramento spontaneo senza una cura o l’intervento di un andrologo, infatti, è praticamente impossibile. Se la curvatura del pene è sempre più visibile e il dolore diventa più acuto fino ad essere quasi insopportabile e se al contempo si verificano problemi di disfunzione erettile, bisogna avvertire un campanello d’allarme e correre ai ripari.
Come si cura la malattia di Peyronie
Prima di tutto è necessario un controllo dall’andrologo per accertarsi che la causa del pene curvo, del dolore e della mancanza di turgidità siano imputabili alla malattia di Peyronie. Per diagnosticarla in genere è sufficiente un esame oggettivo dei disturbi manifestati dal paziente. Il medico può anche predisporre un’ecografia tramite cui individuare la posizione esatta dell’agglomerato fibroso-cicatriziale che impedisce il corretto funzionamento del pene e per determinarne dimensioni e caratteristiche. Al momento esistono almeno quattro tipologie di terapia dedicate alle persone affette da questa malattia, a seconda della gravità e delle condizioni:
Integratori naturali
Gli integratori per contrastare la malattia di Peyronie contengono principalmente tre ingredienti naturali necessari ad aumentare la quantità di enzimi utili all’organismo. Questi sono la "serrapeptase", che contribuisce a ridurre la fibrina presente nell'organismo e a riequilibrare il sistema immunitario; la "nattokinase" che grazie alla sua attività fibrinolitica scioglie le fibre di fibrina e sostiene un buon flusso sanguigno in seguito alla minore coagulazione dei globuli rossi e al maggior trasporto di ossigeno; il “coenzima Q10”, uno dei principali ed efficaci antiossidanti, protettivo contro i radicali liberi. Un valido contributo è senz’altro costituito da Neprinol, il trattamento naturale in capsule del laboratorio Arthur Andrew Medical a base di alcuni enzimi naturali necessari a mantenere sano il sistema immunitario, a migliorare la circolazione sanguigna e a favorire sollievo da questo fastidioso problema. Inoltre si tratta di un prodotto 100% naturale, privo di effetti collaterali e quindi può essere assunto da chiunque.